giovedì 20 maggio 2010
il giardino delle vergini suicide
questo film non e' troppo riuscito (specie rispetto al libro), anche perche' poco dopo che lo guardi scivola via (e' tipo le frasine che ti dice la cassiera al supermercato: ci parli 10 secondi, sorridi, e' simpatica, poi pero' dopo 10 minuti rimane piu' nulla), pero' non e' proprio malaccio. va detto che qualche merito il film lo ha: fare qualcosa di anche-vagamente-interessante su questo tema non e' una cosa facile (il rischio di far addormentare e far tagliare le vene e' dietro l'angolo). pero', una cosa: se sei adolescente negli stati uniti nei primi '70 (cocaina, sesso, "rivoluzioni" varie) e nasci pure bellissima, allora se poi ti ammazzi non c'e' niente di triste o problematico: mi vengono in mente sempre e solo i mongoloidi. io posso capire il suicidio di un negro senza due gambe che vive in burundi e deve andare a scuola a piedi, negro che ovviamente non avra' mai un cazzo di niente da fare, a meno di considerare "qualcosa da fare" il togliersi le mosche dalla faccia; posso capire un padre di famiglia occidentale dinanzi al suicidio in seguito alla cassaintegrazione, dopo che i figlioletti piangendo gli chiedono le scarpe (e lui con la morte nel cuore deve guardarli e dire loro: "papa' non ha i soldi per comprartele" -e poi resistere al loro sguardo), dopo che magari ha chiesto un prestito a strozzo. ecco, io comprendo il suicidio se quei tipi di persone (quello spaccato di) arrivano al suicidio, ma invece (siccome non e' questo il caso) mi viene da ridere rumorosamente durante il film e poi far fuori tutti i coglioni di princeton se a ciarlare di suicidio e' qualcuno che lo mette in scena riguardo delle ragazzine bellissime cresciute in una famiglia medio-borghese che durante la loro adolescenza hanno il gravissimo problema del non fare un cazzo, del pettinare le bambole o dell'annosa questione "gli altri sono tutti strani, io invece purtroppo sono normale: che schifo, la vita e' una merda". capito? poi va be', sofia coppola dopo questa roba qui e' pure morta, quindi non c'e' molto altro da dire su questa "regista".
film da scaricare al limite solo se siete mezzi pedofili e vi piace il modello-femmina spot kinder senza cervello e tutto sorrisi di quella fotina fotaus.
Pubblicato da
vanessa
alle
giovedì, maggio 20, 2010
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