l'italia e' un paese da terzo mondo e gli italiani sono il popolo piu' mediocre d'europa (anche) a livello d'onesta' intellettuale. la critica s'e' mostrata ipocrita (come spesso accade) e non potendo dire chiaramente che si era "contro" il film per partito preso (il film e' tratto dal libro di sergio segio, uno dei principali assassini terroristi di prima linea) si e' specificato che e' mediocre per svariate questioni tecniche, registiche, recitative, eccetera. e il pubblico? in internet tutti si son sbizzarriti dando sfogo ai pruriti piu' biechi: gli attori sono mediocri, la storia e' vergognosa, sergio segio assassino di merda, non e' giusto fare un film sul punto di vista di un terrorista (AHAHAHAHA!) e via cianciando. eppure cose come questa ci son sempre state e sempre ci saranno (non e' affatto vero che non si puo' vedere un film sui terroristi dal loro punto di vista ne' tantomento e' vero che non vengon girati -chi afferma certe cose infatti a volte e' ignorante, molto spesso e' semplicemente disonesto intellettualmente ed ha idiosincrasie sue personali nei confronti di questo/quello: get a life and fuck); a tal proposito mi vengono in mente: la seconda volta (di calopresti, con la sorella di carla bruni e nanni moretti) mette alla berlina i terroristi di sinistra in italia; la banda baader-meinhof e' la biografia degli omonimi terroristi tedeschi ed il tutto e' inscenato "alla hollywood": e' spettacolare, fico, divertente e si crea empatia col pubblico (vieni spinto a tifare per i terroristi). invece, in questo film questo non accade per niente: la prima linea e' analitico e si specifica chiaramente (ad inizio e fine film) che "il terrorismo e' sbagliato", infatti il film e' didascalico e non hollywoodiano. poi, ancora, mi vengono in mente: arrivederci amore ciao: un capolavoro riconosciuto da tutti (anche da quei poveretti che parlano male di questo film per partito preso); infine ci sono i due nemico pubblico francesi sul terrorista "robin hood" mesrine: istinto di morte e l'ora della fuga.
invece su questo film si dice tutto il male possibile perche' viene visto dall'ottica dei terroristi e, secondo un po' tutti, a livello etico (AHAHAHAH!) non e' giusto fare questo perche' e' come fare un film sulla jihad dal punto di vista dei bombaroli conturbanti (ripeto: get a fucking life and try to FUCK!). per me queste sono stronzate. dire che non e' giusto un film del genere perche' si specula sul sangue delle vittime del terrorismo (yaaaawn) e' una stronzata bell'e buona: in tutta europa e in tutto il mondo si fanno film del genere visti dal punto di vista dei terroristi (ma c'erano anche negli anni '60 e '70, ovviamente. esistono da quando esiste la guerra civile) e vengono inscenate sia opere di fiction sia fatti tratti da storie vere, fatti di cronaca e/o libri scritti dagli stessi terroristi. queste capre e ragazzini finti moralisti ( = handicappati) ciarlano dicendo che "solo noi potevamo fare film del genere..." perche' si "calpesta la memoria" (yaaawn?) e quant'altro, ma cio' come vi ho dimostrato non solo non e' vero, ma di piu': in francia come in germania come in giappone gli ex-terroristi ed assassini conducono programmi radiofonici e televisivi (qui no), scrivono libri (anche qui) e partecipano a qualsiasi dibattito mediatico (qui non possono farlo) dicendo la loro. indisturbati. liberi. sempre. ed e' cosi' che deve essere, se hanno scontato una pena e pagato per quel che hanno fatto.
ed ora i difetti: purtroppo e' fatto nel nostro terzo mondo, voi italioti siete un po' mediocri e poveretti (potrei fare anche esempi di gente intelligente che piu' o meno conosciamo, ma sono una persona educata e guardo e passo), dunque per cercare di tamponare il rozzo e chiassoso volgo il buon de maria (regista) ha dovuto mettere ad inizio e fine film un bel disclaimer grosso cosi' ed ha reso il film troppo didascalico. a quanto pare cio' non e' bastato a placare l'ira degli italioti stolti e imbecilli. mi viene in mente niente di personale, annozero e paccottiglia simile dove il terrorismo e' bistrattato. solo quello nostrano, naturalmente, perche' i film su quello estero van bene e gridiamo quotidianamente al capolavoro (anche a ragion veduta, non e' quello il punto).
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lunedì 17 maggio 2010
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vanessa
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lunedì, maggio 17, 2010
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