giovedì 2 settembre 2010
the informant
a me steven soderbergh fa schifo e spero che smetta di fare film il piu' presto possibile. purtroppo la cosa non accadra' mai. inspiegabilmente e stupidamente steven e' considerato dagli "appassionati" come 'regista cerebrale, intellettuale e grande autore', in realta' lui non vale nulla e nulla valgono i suoi film. la sua fortuna e' questa: essere amico di julia roberts, clooney, matt damon e tutta quella combriccola li'. prima di diventare il loro cagnolino personale girava stronzate ed insulsi film di serie b (di quelli che al cinema van di merda ma poi recuperano con l'home-video), poi grazie a loro ha potuto curare la regia di quelle stronzate degli ocean's e con tutti quei soldi ammucchiati poi la sua vita e' cambiata, dunque anche la regia: traffic, bubble, intrigo a berlino, etc. quei film sono "sfizi", sono le classiche "voglie" che ci si toglie solo se si puo' tranquillamente ignorare il risultato al botteghino. e se da una parte la cosa e' senz'altro positiva (si da' lavoro alla gente, il movimento cinema cresce, etc), dall'altra se crei merda pretenziosa e finto-raffinato/divertente come bubble allora la cosa e' negativissima (non mi piace quando si insulta l'intelligenza). steven in 20 e piu' anni di carriera ha girato UN solo film di cuore: erin brockovich, per il resto e' sempre stato un gran paraculo. e a me non piacciono i paraculi: io amo il cinema. poi, va be', dopo l'apologia di reato perpetrata nel far pubblicita' alla dittatura peggiore nel mondo con i due film sul che (di due film e chilometri di pellicola: non c'e' niente di vero, e' tutto falso) m'e' andato definitivamente di traverso; infatti questo l'ho guardato non pensando mai a lui ma concentrandomi solamente sull'escursione di matt damon in un film comico (venuto male).
the informant
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