lunedì 28 febbraio 2011
diverso da chi?
ormai s'e' capito che in italia i trailer delle pure commedie non bisogna guardarli. anzi, diciamola tutta: in questo caso non bisognerebbe nemmeno far caso allo scabroso titolo. e invece? e invece non e' la solita menata del maledetto turco obeso plagiaro di pedro, no: e' gradevole, ispirato, leggero, non annoia, eccetera. luca argentero e' quello che e' (anche se in queste lande molte pare lo apprezzino -non le biasimo), ma filippo nigro e soprattutto claudia gerini son stati bravi.
penso anche un'altra cosa: prima o poi noi italiani con "intelletto" -noi che ci riteniamo sempre "diversi" e soprattutto migliori dalla pletora che accorre(va) al cinema per (boldi/)de sica e che nel pomeriggio guarda maria de filippi- dovremo fare i conti con la pura commedia uscita negli ultimi anni in italia. e' cambiata e si e' evoluta parecchio: praticamente solo a virzi' rimane la commedia all'italiana, qualcuno sparso (pochissimi) continua il neorealismo, esce qualche film "di coscienza", pupi e' rimasto come ultimo autore puro, e poi per il resto c'e' SOLO commedia pura. all'americana, per intenderci.
dicevo, siccome noi ci riteniamo sempre piu' intelligenti, eccetera, eccetera allora tendiamo a snobbarla a pie' pari, ma sbagliamo. in questo ed in molti altri casi. infatti, tra 30 anni (ma forse pure tra soli 20) ci sara' chi parlera' della "nuova generazione" dei grandi maestri della recitazione in italia dopo i fantastici 5 + monica. con gli anni dovremo fare i conti con tutta questa roba. alcuni -gia' li vedo, gia' li immagino!- ritratteranno tutto tra 20 anni, cosi' com'e' accaduto per toto', cosi' com'e' accaduto per banfi, tomas milian e pozzetto, altri, come me, fanno spallucce agli snob e guardano il cinema. silenzio in sala.
poscritto registico:
ovviamente quando parlo di 'commedia pura' parlo di questo tipo di prodotti qui, non parlo di merda come quella di ozpetek o delle comencini: loro sono pura merda finissima ed hanno pure l'aggravante di spacciarsi per arte (...) credendo d'avere contenuti, salcazzo; no, io parlo della commedia pura, di quella che non ha pretese e non vuole insegnare ne' tantomeno spiegare nulla a nessuno: vuole solo far ridere (e ci riesce. e siccome sta tornando ad essere una grande industria che miete successi su successi come la roba "spensierata" americana -a cui stiamo tornando a togliere fette di mercato consistenti!- bisogna evitare snobismi mongoli).
Pubblicato da
vanessa
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lunedì, febbraio 28, 2011
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