non so se il film non funziona per via del regista islandese (potrebbe darsi), per la trama o per altro, comunque non funziona. il fatto è che il genere delle rapine in banca (e furti in genere, spaccio di droga, contrabbando) è un terreno battuto da, quanto? 100 anni? da quando esiste il cinema c'è l'assalto alla diligenza, quindi uscirsene con prodotti di livello non è facile. recentemente, lo stesso wahlberg ha partecipato al remake the italian job con ed norton (tra non molto arriverà il seguito, the brazilian job) e lì il livello era alto, complice anche quella sana dose di ironia vitale per un genere che ha detto tutto 40 anni fa, a dir poco. queste robe suonano sempre come già viste, per cui per sollevarle dall'anonimato di una visione sbadigliosa invernale da soli a casa sul divano, servono un cast degno (penso al godibilissimo inside man di spike lee, anche se sembra diretto da suo cugino), oppure delle svolte coatte ignoranti AO' (penso a the town). in questo caso il cast è degno: ben foster, giovanni ribisi e j.k. simmons come comprimari non è cosa da poco (anzi!), dunque probabilmente il film è banalmente lack of screenplay.
contraband
mercoledì 17 ottobre 2012
contraband
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vanessa
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mercoledì, ottobre 17, 2012
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