martedì 26 gennaio 2010
l'altra donna del re
proverbi chiamati in causa: 1.tira piu' un pelo di fica che un carro di buoi e (a scelta) 2.chi troppo vuole nulla stringe/tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino.
dialoghi del "film": "messere io VI AMO", "quale audacia, gentil donzella!", "EH, infatti: ma quale audacia? vi ho detto che vi amo, mica che vorrei suggere il vostro regale augello come la piu' sgualdrina fra le cortigiane", "oddio! cosa sento, gentil donzella! quest'audacia m'infuoca la capp...!", eccetera. il "film" e' una soap opera in cui prendono proprio di striscio il tema piu' interessante (il reciproco vaffanculo tra gli inglesi e la chiesa cattolica per l'annullamento del matrimonio con la spagnola d'aragona) e si perdono per quasi 2 ore in un insulso sfoggio di sfarzi, costumi colorati, marchette pietosissime a varie marche di gioielli, eccetera. il momento piu' esilarante e' stato quando il film si e' acceso: il re regala un gioiello a quella baldracca di anna bolena, che lo rifiuta. e allora si vede il re, un eric bana in evidente vergogna (infatti non ha avuto il coraggio di recitare questo obbrobrio), infuriato per l'affronto intento a corre per il corridoio urlando in cerca della baldracca (la sporca ebrea natalina hershlagh). capito? il fervore, la rabbia, l'affronto = il film che esce dal prologo... per un regalo non accettato. in un mondo che va a rotoli, le bollette da pagare, i ricchi pestano i poveri e li ricoprono di merda (i quali devono pure chiedere scusa se non la gradiscono), miliardi di bambini non fanno un pasto al giorno e muoiono pure di aiz, report manda in carcere tanzi e nessuno ne parla (non solo: un altro po' e mettono la trasmissione su rai 5), gli operai sono cassintegrati piu' del 500% rispetto al solo anno precedente... e questi cialtroni vorrebbero destare la gente dal sonno e tenerla li' sulla seggiola con cosa? con un re che s'incazza: non per le guerre, non per le carestie, bensi' per un gioiello non accettato (appero'! quale audacia!). e niente, questo tipo di cinema e' uno dei piu' insulsi che possano esistere (ma nel calderone ci finiscono tranquillamente anche i vari sense and sensibility, orgoglio e pregiudizio, elizabeth e tutte le altre stronzate pacchiane in costume) perche' sono dei contenitori vuoti che non hanno niente da dire e si rivolgono alle lettrici di donna moderna ed a chi abitualmente predilige pattume tipo baricco. raccapriccio e sgomento.
poscritto attoriale: e' stato divertentissimo veder "recitare" quelle due baldracche. e' stato proprio divertente (vi invito a vedere almeno i loro dialoghi) seguire come non s'integrassero per niente, come sembrassero delle oche spaesate e messe li' per caso/sbaglio/profondi pompini elargiti alla produzione. la cosa imbarazzante e' che tra l'altro quella ebrea ha anche provato a recitare (!!!) ma, con quella faccia (come il coolo), l'unico ruolo ammissibile per quell'incapace scappata furtivamente ad un consono campo di sterminio e' questo: incatenata ad un muro e bendata, volta a ricevere suini e ovini con l'aids intenti a ghermirla da dietro grugnendo, tirandoli via pochi secondi prima che questi siano "sul momento" per non rischiare di metterla incinta facendoli venire dentro, bensi' dirottando il loro getto d'olezzo su quella sporca faccia di merda, che tra le altre cose si vergogna pure del suo cognome.
l'altra donna del re
Pubblicato da
vanessa
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martedì, gennaio 26, 2010
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