all'esordio questo deficiente ha rotto le ovaie a tutte con il calamaro e la balena (intellettuali che cercano di far ridere ma fanno annoiare/danno fastidio, talmente son verbosi e nevrotici); non contento ha voluto proprio mettersi di impegno nel sottolineare per benino quanto sia toccato nel cervello e quanto avrebbe bisogno di andare a lavorare veramente: il matrimonio di mia sorella peggiorava ulteriormente la situazione; ma l'incontro con wes anderson (i tenenbaum) da' il la' ad un bel sodalizio: noah gli scrive le avventure acquatiche di steve zissou (hanno riso solo loro 2 frocetti snob) e fantastic mr. fox.
finalmente, dopo circa 10 anni di carriera, noah riesce a firmare un film che valga la pena consigliare. smussando gli angoli inutilmente spigolosi de "il calamaro" ne conserva alcune nevrosi "positive" (per il film); dal "matrimonio" fortunatamente non pesca nulla ed infine aggiunge un (in)sano romanticismo tra ben stiller e la giovanissima biondina (mi sembra brava, nell'originale da' dei toni credibili: recita tra il distaccato e l'assente, mi ha ricordato charlotte gainsbourg, e l'ho trovata perfettamente in parte), ed e' proprio grazie alle scene di relazione tra i due che il film decolla.
a margine, un bilancio sul regista si puo' tranquillamente tracciare: se passano gli anni e ti fregi della collaborazione e della spinta di nicole kidman, ben stiller, eccetera ma continui a non incassare mai nulla qualcosa vorra' pur dire. molto spesso i critici di professione diventano tifosi in preda alle "fittonate" del momento e scordano particolari di non poco conto, come questo.
Nessun commento:
Posta un commento