martedì 30 aprile 2013
babycall
torna lisbeth salander e stavolta si mette a recitare, e devo dire che lo fa anche discretamente. per metà del film non si capisce bene se siamo dalle parti della storia di anna maria franzoni, o di chissà cos'altro, perché il film tende a mescolare un piano temporale, diciamo la realtà, ad un altro passato, ad un altro, è qui la "chicca", diciamo così, immaginato. l'idea di partenza non è affatto male, così poi dopo la visione ho fatto caso al nome del regista: infatti, è quello di naboer, film in italia inosservato, ma che consiglio; purtroppo l'idea non viene sviluppata decentemente ed il film è un po' troppo esile: fin quando non si capisce di che razza di film si tratta, il giochino regge, ma non appena l'arcano viene svelato il film si rivela esile ed il regista non riesce a tenerlo in piedi come si conviene, continuando a mantenere alta l'attenzione, anzi ad una certa non si aspetta nient'altro che la fine sperando che chi deve morire muoia al più presto, così la si fa finita. magari avere a disposizione un budget ridicolo avrà influito sul film, mica no, però inserire delle sottotrame ed anche il darsi da fare di più nella regia non avrebbe fatto male. diciamo.
Pubblicato da
vanessa
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martedì, aprile 30, 2013
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