mercoledì 24 aprile 2013
quello che so sull'amore
uscirsene con un titolo con lo strillo AMORE sicuramente ha portato qualche milione di € in più in tasca ai distributori e col senno del poi, dato che playing for keeps, il titolo originale, il cui senso è ovviamente del tutto diverso, è stato un flop, io li capisco anche. ah, non voglio continuare nel 2013 i discorsi sulla scelta italiana di tradurre i film stranieri, quindi amen.
questo è il peggior film di muccino perché banale, scialbo, con dialoghi sgonfi. la cosa triste è che lo si intuiva benissimo già dal trailer, non c'era bisogno di guardarlo. lei lascia lui perché irresponsabile ed eterno peter pan (...), lui ci ripensa e cresce (...), catherine zeta jones gli dice: "dai scopiamo, ma voglio solo scopare eh, non voglio coinvolgimenti" e lui dice "NO, non posso fare queste cose: DEVO CRESCERE", poi quando lei sta lì lì per salire sull'altare si mette a piangere, ci ripensa e torna col marito. tutto sempre prevedibilissimo, e dura anche troppo.
non è affatto un caso che questa stronzata in america sia stato un flop pazzesco: è scritto malissimo, i personaggi sono vuoti, piatti, bidimensionali ed inutili; un conto è se prendi degli attori sconosciuti e gli fai fare particine senza senso, ma vedere dannis quaid, uma thurman e catherine zeta jones sviliti in quei personaggi fa letteralmente cadere le braccia. e non ci si piega il perché, dato che sono tutti attori che attualmente lavorano, dunque non avevano bisogno dei soldini con la particina; capirei un attore caduto nel dimenticatoio, ma di certo non loro.
le rom-com sono una cosa seria, un genere degno di rispetto se lo si sa far bene; non è detto si tratti di stronzate per ragazzine ritardate, o almeno: non è detto in partenza. è un genere nobilissimo, che vanta scrittori come neil simon, tanto per dirne uno. ma questo genere, che ha detto davvero tutto ed è stato sviscerato fin troppo, per funzionare deve avere una cosa, soprattutto: i dialoghi. premettendo che questo genere di film rientra perfettamente nelle descrizioni: "film telefonato", proprio perché si sa benissimo che alla fine la coppia si mette nuovamente insieme salvo avere verso i 3/4 il litigio, lui che cammina da solo al buio e/o sotto la pioggia e/o guida di notte (correndo molto), l'unico modo per tenere il film in piedi è scrivere dei dialoghi potenti, cosa che qui non accade: davvero, uma thurman e gli altri attori tendono a fare pena, ti dispiace per loro che debbano aver dovuto pronunciare frasi così stupide. il livello è da fiction su rai uno, solo con una fotografia nettamente migliore.
Pubblicato da
vanessa
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mercoledì, aprile 24, 2013
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