lunedì 10 gennaio 2011
the horde
28 giorni dopo ambientato a parigi dentro un palazzo fatiscente di borgata. poi a ben vedere alla fine di 28 settimane dopo da londra attraversano il tunnel della manica arrivando, appunto, a parigi, dunque volendo il prossimo "28" giorni/settimane/mesi potrebbe essere gia' ambientato li'. il bello del film e' che nei primi 10 minuti di solito, in casi del genere, attendi di vedere quale espediente hanno "inventato" i registi/sceneggiatori per giustificare il contagio (spesso l'unica variante risiede proprio in questo), invece quando scoppia il caos scopri che del perche' non e' dato sapere e quindi: popcorn + coca cola = risate.
sara' pur vero che nel genere non e' un film da visione tassativa come doosmday o altri di quel livello, pero' ultimamente dalla francia in ambito horror stava arrivando solo ed esclusivamente immondizia come frontier(s) o (peggio) martyrs, per cui ben venga roba transalpina del genere che almenoalmeno non si prende sul serio e rinuncia sin dai primissimi minuti a qualsiasisiasi pretesa autoriale (anche in campo horror, naturalmente).
poi a livello personale nel genere preferisco di gran lunga i prodotti cerebrali/d'atmosfera al banale film-videogioco (infatti le parti che gradisco di piu' son quelle dove si ride e ci si insulta, non vedere gli zombie), ma se pensiamo alla mole di merda che c'arriva dalla francia spacciata pure per arte, be', madonna santa, allora sia benedetta questa roba!
Pubblicato da
vanessa
alle
lunedì, gennaio 10, 2011
Etichette:
a come negri,
a come ridere,
a come splatter,
a come zombie,
h
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento