giovedì 20 ottobre 2011
this must be the place
anche questo "film" puo' essere utilizzato a mo' di cartina tornasole per indicare chi e' che capisce di cinema, diversamente da chi capisce poco o nulla; se lo si boccia si e' della prima categoria, mentre se lo si promuove si e' della seconda. se vi capita di parlare con persone della seconda categoria, be', che vi capiti di rimanere in silenzio, almeno eviterete di sprecar fiato.
dello stile di paolo sorrentino (l'uomo in piu', le conseguenze dell'amore, l'amico di famiglia, il divo) in questo film, ovviamente, continua ad esserci molto, dunque se vi sono piaciuti tutti gli altri, probabilmente vi spellerete le mani anche in questo caso. a me due cose han fatto ridere: una riguarda il film in se', l'altra riguarda la critica. sul film: sean penn, totalmente rincoglionito da anni, qui e' addobbato come vladimir luxuria, dunque e' un fenomeno da baraccone. per la proprieta' transitiva mi e' tornato/a in mente vladimir luxuria mentre sguazza nel fango ne l'isola dei famosi per raccogliere delle gallette (dal fango. per poi mangiarle), poi anche marrazzo, poi anche la famosa brendona (successivamente cotta a puntino mediante l'affumicatura da alcuni poliziotti con l'hobby della cucina). dunque, anche se involontariamente, questo film puo' essere definito divertente. mentre, per quanto concerne la critica che conta, di divertente c'e' stato questo: chi di questo "film" ne parla bene suol dire (ammettendo l'ovvio) che narrativamente non sta in piedi, che non c'e' alcuna logica al suo interno, che il film poteva tranquillamente durare 5 ore andando avanti per inerzia, dato che tanto non c'e' storia (e' appiccicata li' tanto per, solo come pretesto), ed oltre a cio' il film e' permeato da un irrefrenabile intellettualismo. c'e' il solito intellettualismo fine a se' stesso, tipico del film-medio che si puo' vedere al sundance festival (naturalmente non e' un complimento), con i soliti personaggi strampalati che buttan li' frasi a caso perche' "divertenti", solito road movie, etc. solo che sorrentino ha moltissima spocchia, dunque se ne frega della logica, della plausibilita', della trama: non segue nulla, non segue alcun filo logico, da' retta al proprio ego ed al flusso di coscienza, quindi finisce per imprimere su pellicola anche le proprie "scorregge" (le virgolette perche', dato che trattasi di sorrentino, qualcuno potrebbe pensare a dei peti veri e propri), proprio perche' di "flusso" si tratta, ed il flusso e' istintivo. ricapitoliamo: film pretenzioso, pregno di intellettualismi, privo di trama e logica, in piu' punti sconclusionato, da sbadigli e noioso a tratti. ripeto: questo e' quello che scrive la stampa che ne parla bene, per poi perdersi in lodi sperticate e sbrodolate per sorrentino (non per il film), che ormai pare incuta timore a molti, tanto che ormai quelli che hanno il coraggio di dirgli che e' un capra si contano sulle dita della mano monca del capitan uncino.
e chi ne parla male cosa scrive? che QUESTO FILM E' SENSAZIONALE per bruttezza, capacita' d'annoiare e spocchia.
c'e' una cosa pero' che io, in qualita' di persona con un'onesta' intellettuale rarissima che mai ho riscontrato in tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita, non posso non riportare: il fatto che ad un regista italiano venga messo a disposizione un budget importante (25 milioni di euro) in america non e' un fatto di poco conto. chiaramente, preferisco commentare con 'asd' evitando d'approfondire e soprattutto evitando di pensare alla figura che facciamo come italiani con questo film in america, pero' rimane il fatto che per il nostro movimento non e' cosa da poco. muccino comunque continua a rimanere su un altro pianeta.
Pubblicato da
vanessa
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giovedì, ottobre 20, 2011
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2 commenti:
Sei un povero, triste individuo.
hai visto... un caso umano che tiene la tosse come le pulci!
asd. mi viene da ridere perche', nemmeno mi conosci, ti attardi a perder tempo per far sapere che "non sei d'accordo" con quanto letto. io non mi sogno di perdere tempo per farlo quando leggo i "tristi individui", semplicemente perche' non li leggo. i poveretti come te, che non sanno replicare in alcun modo, mi hanno sempre divertito, da quando tutto 'sto robo lo chiamavamo ancora "usenet".
ps:
anyway, complimenti. quando non sei d'accordo con qualcuno: quella persona e' "triste". quando sei d'accordo con qualcuno: quella persona e' "geniale". no, dico, complimenti, eh!
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