mercoledì 29 febbraio 2012
millennium uomini che odiano le donne
certo che i nostri distributori sono proprio delle FAINE: la trilogia millennium (uomini che odiano le donne, la ragazza che giocava con il fuoco, la regina dei castelli di carta) da poco e' uscita al cinema, i libri sono stravenduti e da poco sono anche passati nella tv pubblica, fincher torna di nuovo al cinema con un remake americano di questa roba, come detto, a pochissimo dall'uscita... e quelle FAINE dei nostri distributori nemmeno cambiano il titolo. in america e' uscito col titolo la ragazza col dragone tatuato. usare quel titolo no, eh? magari continui a scrivere "millennium" da qualche parte, ma cristo: cambia il titolo. poi e' ovvio che nonostante sia migliore della versione svedese faccia fiasco.
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mercoledì, febbraio 29, 2012
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martedì 28 febbraio 2012
paradiso amaro
il regista e' alexander payne, ovvero l'autore di quella stronzata di a proposito di schmidt ed il discreto sideways. questa e' la classica rottura di maroni che fa incetta di oscar. dunque, parliamone.
george clooney nasce e vive alle hawaii ed e' il discendente di una regina autoctona ed un ricco e nobile inglese; e' ricco e straricco e fa l'avvocato, ma decide di non darlo tanto a vedere. e' sposato ed ha due bambine: una piccola e obesa, l'altra adolescente e zoccola (con un fidanzato ritardato). la moglie di clooney e' zoccola (la figlia durante il film dira' d'essere uguale alla madre, e clooney le dara' ragione, dunque a voi: mettetevi in fila, prendete il numeretto) ed il karma la punisce: in coma, ad una certa le staccano la spina. nel mentre, l'amante della moglie dovrebbe ricevere il 4% di commissioni su acri e acri in procinto di costruzione ed il benestare a tutto cio' deve passare per clooney: una volta che sa che quello e' l'amante, casualmente cambia idea (rinunciando a mezzo miliardo di dollari. si', ho scritto bene: rinunciando a mezzo miliardo di dollari). durante lo strazio mandano delle musiche di merda tipo cocorosie ed indugiano sui bronci dei protagonisti (talmente imbronciati che la ragazzina obesa smette di strillare come una mongoloide e l'adolescente zoccola smette di fare la "ribelle"), ma naturalmente alla fine ridono tutti e mangiano il gelato insieme. think positive, viva la vita, che belli gli oscar e l'ottundimento cerebrale.
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martedì, febbraio 28, 2012
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lunedì 27 febbraio 2012
l'arte di vincere
e' il solito film sportivo: all'inizio tutto va male, sembrano scarpari, i tifosi sono adirati, si parla di licenziamento, dentro lo spogliatoio sono tutti sudati ed i manager e l'allenatore sbroccano, fanno casino e fanno le ramanzine. ah, ecco: LE RAMANZINE. i giocatori, tutti col broncio! ma dopo le ramanzine CAPISCONO ed iniziano a vincere, sempre. allora io mi chiedo: brutto stronzo, ma hai bisogno delle ramanzine per impegnarti? io mi impegno a prescindere dalle ramanzine, ma soprattutto a prescindere il risultato.
comunque, questa e' la storia dello "zeman" del baseball. e zeman non ha vinto mai nulla.
l'arte di vincere
domenica 26 febbraio 2012
out of sight
probabilmente hanno ragione tutti quelli che dicono che grazie a leonard e' troppo facile cavar fuori il ragno dal buco, ma io ho (quasi) sempre detestato soderbergh e qui la sua presenza sul film m'e' piaciuta, non ho fatto caso a sbavature ed ogni volta mi diverto sempre parecchio. sara' anche per merito di clooney e j.lo, che qui erano carichi a pallettoni ed emanavano voglia di farlo ad ogni pie' sospinto, ma tant'e'. se non l'avete letto siete pazzi, se non l'avete visto cliccando la ranocchia potete rimediare.
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domenica, febbraio 26, 2012
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sabato 25 febbraio 2012
hesher e' stato qui
e' fatto male, pieno di errori, e' tutto tranne che perfetto, etc, etc: quello che volete voi, pero' e' un film fatto col cuore. non c'e' nulla che non abbia gia' fatto paul newman 50 anni fa, ma il punto non e' questo, perche' queste pellicole sono sempreverdi. il protagonista e' un ragazzino che perde la madre (il padre e' il barbone a sinistra) ed arriva alla catarsi grazie ad hesher (il metallaro) che tra varie stronzate per allungare il brodo non perde l'occasione di deflorare la musa del ragazzino, cioe' natalie portman. consigliato a tutti per una serata a casa quando fuori piove e non c'e' un cazzo da fare.
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sabato, febbraio 25, 2012
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venerdì 24 febbraio 2012
adam resurrected
non serve fare gli scribacchini e perdersi in stronzate quando la filmografia di paul schrader parla (tanto) per lui: tuta blu, hardcore, taxi driver, yakuza, american gigolo, toro scatenato, mishima, auto focus; cio' nonostante, anzi ribadendo ancora una volta che si e' dinanzi un mastodonte, dico che io paul schrader non lo seguo piu'.
gli ebrei al cinema hanno rotto i coglioni a tutti, anche alle zecche. paul schrader sara' intelligentissimo, pieno di amici interessanti (tutti molto artisti e con tantissimi progetti per la testa e dischi dipinti libri film pronti all'uscita), pero' guarda da un'altra parte mentre il mondo se ne va per i fatti suoi. certo, se i premi cinematografici li danno gli ebrei e se i distributori cinematografici piu' importanti sono ebrei magari e' tanticchia ovvio continuare a rompere i coglioni al mondo con certi film, ma le menti migliori del nostro mondo dovrebbero essere al di sopra di tutto questo, e non turarsi il naso perche' almeno cosi' lavorano (spero sia stata questa la motivazione: le bollette). si salva a tratti solo la prova di jeff goldblum.
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venerdì, febbraio 24, 2012
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giovedì 23 febbraio 2012
una notte con sabrina love
l'ho rivisto ed e' come la prima volta: lacrime. e' vestito da commedia, ma in realta' e' triste. non so cosa sia accaduto ad alejandro agresti, ma non mi importa: quel che conta e' il fatto che s'e' rincoglionito (forse) per sempre. qui, con sabrina love, dopo l'esordio folgorante con l'ultimo cinema del mondo, aveva qualcosa dentro. e poi, l'ovvio: cecilia roth grande come spesso le accade.
martedì 21 febbraio 2012
immaturi - il viaggio
la grecia sta nella merda? NON C'E' PROBLEMA!!! ci pensiamo noi! dopo che ne sara' di noi? con santorini, arriva immaturi fai il viaggio!, cosi' tutti i bori e zotici d'italia potranno risollevare le sorti della grecia.
da qualche parte, in germania, suppongo stiano girando lo stesso film.
domenica 19 febbraio 2012
in time
ecco a voi l'americanata piu' stupida dell'anno. onestamente, risulta arduo credere che il regista e soprattutto sceneggiatore sia andrew niccol, si', l'andrew niccol sceneggiatore di the truman show, s1m0ne e lords of war; risulta arduo perche' in questo caso la "sceneggiatura" entra in un lembo di carta igienica ed avanza spazio per far disegnare i propri bambini (con sole, alberelli e casetta annessi). le uniche note positive, una per i maschietti, sono amanda seyfried, figlia di meryl streep in mamma mia!, chloe in chloe di atom egoyan e cappuccetto rosso in cappuccetto rosso sangue (...). l'altra nota positiva e' che, in molti punti, grazie al comico involontario il ""film"" riesce a far ridere (anche se, ad onor del vero, visto il film in una mega-sala frequentata da bori, i soli a ridere erano gli esseri senzienti, perche' gli inferiori che ancora mancano dell'uso del pollice opponibile continuavano a rimanere inebetiti dinanzi le scene comiche involontarie). purtroppo, pero', il tutto e' rovinato da "trovate" davvero stupide, insulse, appunto: TROVATE chissa' dove, non si sa, forse in una pattumiera. per l'uso degli espedienti il film non sta in piedi, ed a mio avviso comunque si e' persa l'occasione di proseguire la strada percorsa nei primissimi minuti: atmosfere de 1984, oi dialogoi sull'importanza e l'essenza del tempo, vivere senza invecchiare mai, etc. per dire: questo banale filmetto, dato nelle mani giuste, avrebbe potuto essere un blade runner piu' profondo, filosofico e con piu' azione. invece, dato nelle mani di un bambino di 9 anni autistico e down, per giunta con un solo lembo di carta igienica su cui scrivere la sceneggiatura, e' uscito fuori questo robo informe.
in time
warrior
sapevo che da gavin o'connor non dovevo aspettarmi chissa' cosa, del resto con pride and glory m'aveva deluso. con questo film, anche solo dalle premesse, le pretese erano davvero poche: testosterone, cervello impostato su "off", risate e sano intrattenimento. ed e' andato tutto davvero alla grande fino alla fine, quando hanno deciso di non continuare a plagiare rocky IV, per inscenare il solito finale zuccheroso hollywoodiano. una delusione. delusione cocente perche' il film era davvero bello: gente che si spacca nelle gabbie di MMA perche' ha FAME, perche' ha debiti ed ha un disperato bisogno di SOLDI per ANDARE AVANTI; gente rispettabilissima che fa di tutto per arrivare all'ultima settimana del mese, etc. il protagonista, tom hardy (quello a sinistra), praticamente ricalca tutta la carriera di stallone: sta sempre in silenzio, ogni tanto emette suoni ("sgrunt" su tutti), per lo piu' sta corrucciato. e questo perche' la vita lo ha sconfitto, lui c'ha rabbia dentro (cit.) e sa che non ha alcun futuro (ma voleva solo essere un po' amato). in piu' c'era pure kurt angle nel ruolo di "ivan drago", qui chiamato KOBA. si stava davvero sfiorando il capolavoro. e poi hanno rovinato tutto. una visione ve la consiglio comunque, perche' c'e' della bella roba dentro e poi anche nick nolte ex-alcolista m'ha commosso. capolavoro mancato.
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domenica, febbraio 19, 2012
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sabato 18 febbraio 2012
le idi di marzo
questa e' la quarta regia di george clooney dopo confessioni di una mente pericolosa, good night and good luck, in amore niente regole. spero che smetta di fare il regista al piu' presto, anzi: praticamente, a giudicare dagli ultimi film come attore, potrebbe tranquillamente smetterla qui con la sua carriera (di quasi solo stronzate) e dedicarsi alla pubblicita' del caffe', dei pannolini, etc. il tema della politica, delle elezioni presidenziali, della corruzione e dei compromessi e' fuori tempo massimo, bolso, noioso. george alla regia riesce a tenere bene in piedi tutto quanto, mantenendo sempre vivo l'interesse (nonostante il film sia un pochino lento, cosa per altro normale dato che sono 2 ore di solo parlato), pero' il tutto suona davvero come gia' visto, quando vorrebbero dire frasi potenti (secondo loro) e potenti fanno sbadigliare, ed il finale lascia un po' cosi' (e' poco potente, a meno di avere 12 anni e lasciarsi toccare da certa roba). i comprimari son tutti attori importanti: philip pingue seymour hoffman (quasi famosi, truman capote, magnolia, ritorno a cold mountain, onora il padre e la madre, i love radio rock, la guerra di charlie wilson, il dubbio), paul giamatti (donnie brasco, il matrimonio del mio migliore amico, harry a pezzi, truman show, il negoziatore, man on the moon, sideways, cinderella man, the illusionist, lady in the water, shoot 'em up, duplicity, the last station, la versione di barney), marisa tomei (the toxic avenger, zandalee, mio cugino vincenzo, cronisti d'assalto, four rooms, what women want, the watcher, alfie, terapia d'urto, loverboy, svalvolati on the road, onora il padre e la madre, the wrestler, crazy stupid love) e sono tutti in parte. ryan gosling ormai da tempo riesce a tenere sulle spalle tutto un film (meglio di quanto potrebbe fare lo stesso clooney, se e' per questo), pero' seppur ci siano dei giusti motivi di intrigo, manca pur sempre qualcosa ed alla fine, stringi stringi, non morde. e' vero anche un altro pregio: vedere gli intrallazzi politici ed i compromessi, vedere la perdita degli ideali e dei valori persino nei giovani rampanti che via via diventano disposti a tutto pur di arrivare al successo, diventando cinici e senza cuore, si', e' tutto carino, ma, appunto, e' a dir poco gia' visto.
ah, poi c'e' un'altra cosa che taglia la testa al toro: a chi ha visto, anche recentissimamente, c.s.i. e lie to me questa roba suona ancor di piu' da sbadigli perche' sembrava di assistere ad un episodio (seppur ottimo) di quei telefilm. non dico tanto i film di 60 anni fa, non dico tanto i film di lumet, parlo proprio dei telefilm. e quindi...
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sabato, febbraio 18, 2012
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venerdì 17 febbraio 2012
mission impossible - protocollo fantasma
durante la visione ci si scopre a pensare una cosa: tom cruise deve avercelo molto, molto piccolo. il quarto episodio della saga e' il migliore di tutti quanti, alcune scene sono spettacolo-puro; cinematograficamente parlando la scena dell'inseguimento nella tempesta di sabbia e' fica, comicamente parlando la scena finale "parcheggio per auto" ha fatto ridere non poche persone in sala.
poscritto attoriale:
tom, lo so che ce l'hai piccolissimo ma non fa niente: continuero' a difenderti ad oltranza, anche se sei il raoul bova americano.
poscritto della delusione:
se anche voi andate in sala (o comunque lo guardate) per via di sawyer, sappiatelo: muore dopo 5 secondi, sigh sob.
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venerdì, febbraio 17, 2012
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blades of glory - due pattini per la gloria
dalla coppia will ferrell + jon heder (napoleon dynamite) non poteva che uscire un filmone. questa parodia del pattinaggio figurato e' da consigliare a chiunque. demente fa rima con divertente.
c'e' davvero bisogno di parole?
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venerdì, febbraio 17, 2012
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giovedì 16 febbraio 2012
j. edgar
edgar hoover tartagliava, ed era pure frocio. obama ce l'ha con lui e l'fbi. clint dev'esser morto mentre girava.
j. edgar
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giovedì, febbraio 16, 2012
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trust
ma voi ve lo ricordate ROSS di friends? dei 3 maschi per me era il meno divertente (troppo coglione, poi chandler non si batte) ma non avrei mai creduto che, una volta iniziata la carriera di regista, avrebbe creato quest'immondizia. clive owen e catherine keener sono i genitori di una ragazzina di 13 anni molto bella che crede di essere brutta, dunque cerca online qualcuno che le scaldi il cuore. trova un 40enne che si finge adolescente e... mi viene da vomitare.
questa stronzata sembra una fiction di raiuno. avevo lasciato ross con fun fatboy run e continuava a fare quel che aveva sempre fatto: stare in mezzo il cinema da intrattenimento. ora questa roba. e niente, deve avere delle bollette carissime.
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giovedì, febbraio 16, 2012
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midnight in paris
su basta che funzioni praticamente chiunque conveniva su questo: il film piu' di maniera degli ultimi anni, dove wuoi e' andato avanti esclusivamente grazie al mestiere. non avevamo visto questo. col senno del poi, il film piu' di mestiere degli ultimi 20 anni. di "arte" (posto che questa parola aprirebbe chissa' quali e quanti discorsi) non c'e' nulla, anche di piccoli "contributi artistici" neanche a parlarne, qui c'e' solo un artigiano alle prese con l'esperienza e tutte le trovate, gli sketch e le scenette con gli scrittori/pittori/registi dei secoli passati sono state passate in rassegna di sera col calice di vino in mano davanti ad ogni amico giusto quel filo erudito. davvero nulla di nulla di originale, tutto prevedibilissimo. pero' io stavolta ogni tanto ho sorriso, a differenza di quanto accadutomi con l'immondizia che ci sta gettando addosso con veemenza da molti anni a questa parte.
domenica 12 febbraio 2012
buried - sepolto
buried e' un thriller atipico e ad altissimo rischio sfrangiamento di ovaie: interamente girato dentro una bara, narra la vicenda di uno che lavora per gli stati uniti in iraq (guida camion); viene rapito dagli insorti e seppellito (poco profondo) con un telefonino, cosi' puo' chiamare gli stati uniti per chiedere il riscatto (5 milioni di dollari). capirete che le telefonate in attesa, i "rimanga in linea", gli "attendere prego" e la gente che, pur rispondendo, non capisce e rimane incredula (con il malcapitato che sclera di continuo) si prestano ad una cosa soltanto: RISATE. in teoria vorrebbe essere thriller, ma in pratica si ride spesso perche' la situazione suscita il comico-involontario, e davvero non potrebbe essere altrimenti. anzi, onestamente penso che sia meglio se la gente si mette a ridere, perche' se si rimane seri allora ci si annoia e basta: tu puoi raccontare quello che ti pare, puoi avere tutte le alte premesse che vuoi, puoi essere un fiero pacificista, buono e quello che vuoi, ma se il tutto si riduce a far recitare uno scalzacane come ryan reynolds dentro una bara per un'ora e mezza in cui lui parla da solo o parla al telefono con qualcuno... la gente si annoia. questo perche' si tratta di CINEMA, non di un racconto in un libro. su carta ha senso una dissertazione sui massimi sistemi da parte dei due filosofi piu' intelligenti del mondo, ma se poi la vai a mettere su pellicola e la fai durare due ore, allora la gente si annoia a morte: giustamente, vedrebbe solamemente due vecchi barbosi che perdono tempo parlando di cose astratte. mi sento di promuovere e consigliare questo film, perche' per come lo intendo io (ridere e basta) allora la visione e' sensata e non si butta il tempo.
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domenica, febbraio 12, 2012
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in the cut
jane campion e' la miracolata "regista" de lezioni di piano e ritratto di signora: stronzatine in costume atte a far incetta di premi ai festival ma destinate all'anonimato (tenendo conto del contesto e dei premi vinti) perche' si rivolgono a nessuno e soprattutto incapaci di far breccia nel pubblico, dato che di aria fritta trattasi. con queste premesse era impossibile partorire un film decente, infatti questo e' un aborto. ricordo un film di jane campion, l'unico che per lo meno valga la pena d'esser visto: holy smoke!, con kate winslet e harvey keitel. si', ho notato il vostro stupore: questi due attoroni insieme sono qualcosa di notevole, infatti quella roba (raffazzonata, non sta in piedi se non per miracolo, etc) va vista solo per l'interpretazione dei due mostri, davvero notevole. e su questa roba, invece? c'e' poco da dire. ve la riassumo.
meg ryan e' un'insegnante di inglese in una high school di new york: prevedibilmente annoiata e senza alcuno stimolo da parte degli studenti, si diverte ammiccando al prossimo e lasciando intendere a chiunque di esser pronta ad accogliere il manfro (qualcunque esso sia). un po' fantastica sulla cosa, un po' vede qualche reato, meg intreccia la storia con un "detective" (mark ruffalo) che deve indagare su questo o quel reato, ma per lo piu' scopano e dicono stronzate quando aprono bocca. alla fine il cattivo muore, meg e ruffalo si abbracciano. il thriller e la suspance nel film non sono mai esistiti, l'unica cosa degna di nota (se "degna" si puo' dire dato che si tratta di un'insulsa come meg ryan) e', appunto, il sesso tra meg ryan e mark ruffalo (...). tonfo al botteghino.
capisco benissimo la vostra voglia di stare alla larga da cotanto terrore. vi capisco, vi capisco.
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domenica, febbraio 12, 2012
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sabato 4 febbraio 2012
last night
in cabina di regia c'e' massy tadjedin, una regista iraniana al debutto (si registra in precedenza la sola sceneggiatura di the jacket), ed il fatto che sia una principiante si nota parecchio (anonimo, girato in punta di fioretto; piu' che altro sembrano gli sketch sull'innamoramento che possono andare in onda a super quark...). probabilmente sbaglio io, probabilmente il flop del film deriva solo dal fallimento della miramax (conseguente slittamento, mancato battage pubblicitario, etc), ma sta di fatto che alla fine di questo si tratta: di un flop. il film e' scivolato via nell'anonimato in inghilterra, in italia, ovunque in europa, in america, etc. nonostante la presenza di autentiche star come keira knightley (star whores episodio 1, sognando beckham, la maledizione della prima luna, king arthur, love actually, orgoglio e pregiudizio, the jacket, domino, espiazione, seta, altri mattoni dei pirati dei caraibi, the edge of love, la duchessa, non lasciarmi, london boulevard, a dangerous method) e sam worthington (terminator salvation, AVATAR, scontro tra titani, il debito), infatti, il film ha incassato praticamente zero in tutto il mondo. qualcosa di attraente in questo film comunque c'e': sam worthington. lui si e' rivelato una conferma nei ruoli romantici; e' in possesso di un viso che tiene bene e nonostante l'avvenenza ed i muscoli, ha quel viso da buono, da cane bastonato, che attrae un casino. l'avevo notato nella parte romantica ne il debito (come scritto li', la parte "thriller" e' noiosa) e qui conferma tutte le impressioni positive. piccola nota anche per la bomba sexy eva mendes: non e' bella, e' bona. sono cose diverse, molto diverse.
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